 
  Per festeggiare i suoi 90 anni di attività, l’Opificio delle pietre dure di Firenze, uno dei più rinomati istituti di restauro delle opere d’arte al mondo, rinnova completamente la propria identità visiva. L’istituto che risale al 1932 è una diretta filiazione della manifattura artistica caratterizzata dalla lavorazione delle pietre dure fondata nel 1588 da Ferdinando I de’ Medici.
 
                
               
              
       
              
      Il logo
Tipografia
Nib
 
                    Palette colore
Pantone 7642
 
                    Redesign del logo
prima e dopo
 
                        
                          
                          
                      Storicamente l’Opificio delle pietre dure ha sempre utilizzato come identità lo stemma di Ferdinando I de’ Medici, fondatore della prima manifattura da cui ha tratto origine l’istituto attuale, nella versione a intarsio di marmi policromi presente nel pavimento delle Cappelle Medicee di Firenze.
Una particolare attenzione è stata posta nella sintesi grafica del logo nel mantenere una corretta rappresentazione dei componenti araldici.
Lo scudo mediceo ovale con le sei palle (o “bisanti”) di cui quella centrale in alto arricchita con tre gigli di Francia (senza stami).
La corona del Granducato di Toscana con le caratteristiche punte triangolari e il giglio fiorentino “bottonato” (con stami) al centro.
Il cartiglio privo della scritta “Ferdinan.Magn.Dux.Etrur.III” per garantirne la riproduzione a piccole dimensioni.
La cornice barocca dello scudo.
 
              
       
              
      Le locandine
Tipografia principale
Nib
 
                    Tipografia accessoria
Lora
 
                    Palette colore
#D1C8BD – #F1E0B8 – #D4E5EF – D0DACA
 
                     
                
               
                
               
                 
                 
                 
                 
                 
                